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Il futuro prossimo delle migrazioni europee

E' insolito, che il demografo non abbia rimarcato il fatto che, oggi il pianeta è in sovra-popolazione e che nel 2050s la situazione sarà ancora più grave. L'assenza di un dato così importante nella sua esposizione lascia davvero basiti, aprendo contestualmente criptiche domande, su che cosa stia tentando di fare il demografo in questa conferenza..

E' strano, che il demografo non abbia evidenziato il fatto che oggi gli africani sono circa 1.2MLD ed in Africa è attesa una vera bomba demografica: nel 2050 gli africani saranno 2.4MILIARDI. L'assenza di riferimenti su tale grosso problema demografico, nessun riferimento sulla stringente necessità di una politica di controllo delle nascite in Africa, apre un serio dubbio sull'onestà intellettuale del presunto demografo, che obiettivamente sta solo aspergendo della sterile propaganda politica, per perorare il massivo saccheggio delle finanze pubbliche italiane evitando d'affrontare la questione complessa del rientro del debito pubblico italiano!.

I demografi come gli storici hanno solitamente lo sguardo lungo, è quindi davvero molto strano che il demografo non abbia evidenziato il fatto storico che le migrazioni sono solitamente causa di guerra, per cui il XXI°secolo tra climate change e migrazioni, non sembra portare pace e prosperità al genere umano ma altissimi rischi!. Ma nessuna considerazione di tal genere è esposta dal demografo, nella sua relazione: come mai?!.

E' davvero sospetto, che il demografo non abbia evidenziato il fatto che in Europa è atteso che per il 2050 ci siano 600MLN di persone, appena +100Milioni di persone: un modesto incremento demografico rispetto alla bomba demografica africana che nel 2050 raddoppierà la popolazione. L'assenza di tali riferimenti circa tali trend, nell'esposizione del demografo, prova che questa persona sia proprio in malafede, e che stia facendo propaganda politica, piuttosto che una corretta e pragmatica informazione demografica!.

Vanno quindi aggiunti al delirio di propaganda politica aspersa dal demografo fiorentino, alcuni banali commenti d'economia e di contesto ambientale, che anche se non fanno parte della stringente analisi demografica, non possono essere ignorati, dato che tali elementi di contesto sono importanti componenti che condizioneranno la realtà di fatto del 2050s, come previsto dai dossier IPCC ed anche dal Pentagono che è dal 2012 che ha definito il Climate Change un MOLTIPLICATORE DI MINACCE per il futuro:
Un ricercatore a maggior ragione un demografo dovrebbe informarsi sugli Output scientifici prodotti dall'IPCC quanto dal Pentagono e non limitarsi ad interpolare cifre a caso, su un foglio elettronico...
Tralasciando gli impatti della scarsità di energia, materie prime, cibo, acqua e danni naturali da climate change:
  1. Se l'Italia, riuscirà a mantenere un pil costante, allora con una curva demografica leggermente calante, il reddito pro-capite sarà leggermente crescente (che è sinonimo di assenza di conflitti sociali e di nessun rigurgiti di odi etnici). 
  2. Se invece in Italia, s'aggiungerà una massa d'immigrati causando una curva demografica crescente, con un pil italiano costante, il reddito procapite sarà fortemente calante: esploderanno conflitti sociali anche con odi etnici, perchè le risorse in economia sono sempre scarse e suscettibili d'impieghi alternativi e concorrenti.


  • E' noto anche ai sassi, la tecnologia distrugge più posti di lavoro di quanti ne creino le innovazioni: è infatti una prerogativa dell'Economia di Mercato, riuscire a fare sempre più con meno. E' proprio per questa ragione, che l'economia di mercato ha vinto il confronto con il sistema ad economia collettivista sul tema della potenza economica.
  • E' noto ad esempio che l'informatica e la robotica hanno distrutto e distruggeranno ancora più posti di lavoro di quanti nuovi posti di lavoro ne creeranno gli apparati robotici. Se le combinazioni produttive italiane non riusciranno a ristrutturare i propri processi produttivi restando al passo con l'innovazione di processo, allora le aziende italiane non saranno competitive e chiuderanno (facendo collassare il pil italiano) non essendo capaci d'ottenere economie di scala/dimensione e sufficiente qualità, con costi operativi tali da avere margini di contribuzione atti a generare profitti. Si pensi a cosa è accaduto al settore motociclistico quando è collassato sotto la competizione con i brand giapponesi. Si pensi a cosa è accaduto al settore dell'informatica in Italia nella competizione con USA, Giappone, Sud Korea, Taiwan, tigri asiatiche!.
  • In futuro quindi, i lavori manuali così come noi oggi li conosciamo, saranno attinenti a prestazioni di bassissimo valore aggiunto, per cui gli italiani quanto gli immigrati, se impiegati in tali ambiti manuali non produrranno sufficiente valore da poter essere distribuito alla società.
  • E' da molti anni che l'Italia ha preso ad importare immigrati, ma il numero di brevetti ed innovazioni in Italia non sono cresciuti, in quanto gli immigrati hanno bassa scolarità e sopratutto la struttura del sistema economico italiano è dimensionalmente troppo piccolo, per riuscire a produrre ricerca e sviluppo applicata
  • Esportare cervelli italiani laureati (il miglior potenziale capace di produrre innovazioni) per importare immigrati semi-analfabeti, è una politica demografica criminogena, perchè l'unica cosa che genererà in futuro in Italia, saranno scontri sociali (aihmè anche con rigurgiti storici d'odi etnici), in quanto mancherà innovazione e valore da poter essere redistribuito nella società italiana, essendo le risorse sempre scarse e suscettibili d'impieghi alternativi e concorrenti.

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